martedì 17 aprile 2012

APPELLO DEL COMITATO NAZIONALE ANPI PER IL 25 APRILE

L’ANPI fa appello a tutte le italiane e a tutti gli italiani affinché il 25 aprile scendano nelle piazze a festeggiare la Liberazione, a ritrovarsi uniti e appassionati attorno alle radici autentiche della nostra democrazia e del futuro: Antifascismo, Resistenza, Costituzione. A raccontarle a chi non sa o ancora non vuol sapere, ai distratti, agli indifferenti, a chi non smette di strumentalizzare questo giorno facendone mero strumento di cieca e violenta propaganda.

Vi è stato chi ha attaccato la nostra Associazione e il suo Presidente Nazionale, con argomenti infondati e inaccettabili e addirittura con insulti e accuse di “fascismo” su una specifica questione politica fino a sostenere che non dovremmo celebrare la festa del 25 aprile: facciamola quindi più grande e più partecipata per ribadire con forza la nostra volontà di contribuire al “riscatto” del Paese e il significato profondo della guerra di Liberazione e della inedita partecipazione di tanta parte del popolo italiano.

Ricordiamo che l’unità di forze diverse tra loro, con un impegno e una generosità straordinari, condusse il Paese fuori dal baratro della dittatura nazifascista, inaugurando una stagione di grande entusiasmo e rigenerazione civili, destinata ad approdare ad una Costituzione tra le più avanzate del mondo. E cerchiamo di ritrovare quell’impulso, quel prendersi per mano, con fermezza e intelligenza, per intraprendere sentieri comuni, imprescindibili.

Ricordiamo i partigiani, forti di cuore e di coraggio, forti di amor di Patria e di sogno:democrazia e socialità, col concorso responsabile di ognuno, ogni giorno.

Ricordiamo la loro aspirazione più profonda alla pace, al dialogo, all’uguaglianza, alla giustizia. Prendiamoci cura della memoria di queste donne e uomini della libertà, teniamone in vita virtù e tensione morale, difendiamoli dal revisionismo, dalla strumentalizzazione e dall’indifferenza.

Ricordiamo i tanti militari che dissero no al fascismo risorto dopo l’8 settembre ’43 e per questo pagarono il prezzo altissimo e tragico della deportazione e della morte. Ricordiamo tutti coloro che vollero resistere alla sopraffazione, anche senz’armi: la nostra Repubblica è fondata sul loro sacrificio.

Ricordiamo il contributo del popolo, che tanto diede ai partigiani, nutrendoli, offrendo loro un riparo, un conforto; spesso restando nell’anonimato e correndo pericoli gravissimi per sé e per le proprie famiglie.

Portiamo in piazza le “Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana”, leggiamole, facciamole conoscere, sono il miglior antidoto all’imbarbarimento politico e sociale.

Portiamo in piazza la parte migliore dei cittadini; quella che non cede al disincanto e alla indifferenza, quella che è ancora capace di indignarsi di fronte alla decadenza morale ed alla corruzione diffusa; quella che aspira ad una democrazia vera, fatta di uguaglianza e socialità. Quella che vuole portare avanti i sogni, le speranze, le attese di tutti coloro che combatterono e si impegnarono per la libertà.

Sarà così una grande festa di popolo, in cui la memoria si unirà alla riflessione, all’impegno antifascista, alla volontà di uscire dalla crisi con un avanzamento generale della nostra società e della democrazia, nella riaffermazione dei valori di fondo della Resistenza e della Costituzione.

martedì 10 aprile 2012


I conti del rugby: investimenti per diciotto milioni


Oltre 18 milioni di euro: a tanto dovevano ammontare gli investimenti legati alla partecipazione degli Aironi Rugby a competizioni sportive di carattere internazionale. Alcuni di questi investimenti sono già stati effettuati, gli altri rientrano comunque in un accordo di programma pubblico-privato sottoscritto da Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Viadana, società sportiva Aironi e società Lavadera Village ed attualmente sono in "stand-by" alla luce della decisione della FIR di revocare gli "Aironi" la licenza per la prossima "Celtic League"
Gli interventi in programma "sarebbero" finalizzati ad adeguare le infrastrutture viabilistiche e gli impianti sportivi alle esigenze legate alle manifestazioni sportive; gran parte (ma non tutte !!!!) le opere in programma rimarranno peraltro di proprietà e fruizione pubblica. L’accordo di programma è stato stipulato nel luglio 2010.
Di seguito, il Piano complessivo dei costi e dei finanziamenti. A carico della Regione Lombardia: adeguamento gradinate stadio “Zaffanella” (470mila euro), sistemazione viabilità di accesso allo stadio (rotatorie su via Kennedy, 600mila euro), area “Hospitality” (600mila euro), spogliatoio con locali tecnici al Lavadera Village (su area di proprietà comunale, un milione 380mila euro), pista ciclabile centro-stadio-Lavadera (450mila euro), espropri e spese tecniche (680mila euro). Provincia di Mantova: gradinate bambini, anello antincendio, bar e servizi allo “Zaffanella” (190mila euro), espropri (60mila euro). Comune di Viadana: nuova biglietteria, nuovi servizi e gradinate bambini allo stadio (200mila euro), parcheggio da 220 posti auto più cinque piazzole pullman (550mila euro). Società Lavadera Village: acquisto Corte Lavadera di Cogozzo (5 milioni e mezzo), parcheggio al Village (580mila euro), interventi su tre fabbricati (circa 5 milioni 700mila euro), campi da gioco (350mila euro), realizzazione cucina (580mila euro), allargamento della strada comunale via Pangona (263mila euro circa).

venerdì 6 aprile 2012

GLI "AIRONI" NON VOLERANNO PIU' A VIADANA






Gli Aironi spariscono dal Pro 12, cioè la Celtic League. La federazione italiana rugby ha deciso, nel corso dell'odierno consiglio svoltosi a Parma, di revocare la licenzia alla franchigia lombardo-emiliana al termine della stagione agonistica in corso. Lo ha riferito la Fir con un comunicato.
"L'organo di governo del rugby italiano - è indicato nella nota - ha esaminato la situazione degli Aironi Rugby, ritenendo suo malgrado di non poter accettare le richieste economiche della franchigia, oltre quanto già messo a disposizione dalla Fir, per proseguire l'attività. Il Consiglio ha pertanto disposto all'unanimità la revoca della licenza di partecipazione alla franchigia Aironi dal Pro 12 al termine della stagione sportiva in corso".
Ora, fino al 25 aprile, sarà possibile candidarsi per prendere il posto di una delle due 'supersquadre' che rappresentano l'Italia nella lega celtica e nell'Heineken Cup, massima competizione continentale ed equivalente rugbistico della Champions. "E' stato approvato un nuovo bando di partecipazione volto ad identificare una nuova entità sportiva per la partecipazione al Pro 12 - è indicato nel comunicato -. Il bando, di imminente pubblicazione, prevede come termine ultimo per la manifestazione di interesse il 25 aprile 2012".
Se nessuno si farà avanti (sembra escluso che ci riprovino, almeno per ora, i Pretoriani romani per mancanza di tutte le condizioni economiche), potrebbe anche succedere che la federazione italiana crei una propria franchigia, da gestire direttamente, che giocherebbe a Parma, Roma o Monza, secondo voci circolanti al termine del Consiglio federale.
"Il Consiglio ha altresì deliberato - ha concluso - che in mancanza di adeguate candidature, la Fir per ottemperare agli impegni assunti nei confronti del Pro 12, parteciperà temporaneamente con una squadra a gestione federale".
Ed è polemica tra Aironi e Fir dopo la decisione della federazione di revocare alla franchigia rugbistica lombardo-emiliana (ma fra i club 'fiancheggiatori' ce n'era anche uno brasiliano, il Cascavel) la licenza per giocare in Celtic League ed Heineken Cup).
"Mi dispiace per gli Aironi, ma non c'erano altre possibilità - ha indicato il presidente della Fir Giancarlo Dondi -: la federazione non può sostituirsi agli sponsor o rimediare a gestioni societarie negative, visto che investiamo già abbastanza. Ricordo che paghiamo il 60% degli stipendi dei giocatori delle franchigie che sono ritenuti utili alla nazionale". "Eravamo pronti a versare in contanti quasi tre milioni di euro comprensivi di un nuovo staff tecnico che avremmo messo a disposizione - dice ancora Dondi - ed avremmo versato alla lega celtica i soldi per l'iscrizione degli Aironi.
Loro però volevano altri finanziamenti, parlavano ancora di due milioni e mezzo. Così non era possibile".

A queste parole ribatte un altro presidente, quello degli Aironi Silvano Melegari. "Apprendo con stupore e rammarico la decisione del consiglio federale - sottolinea Melegari -, quando invece come Aironi avevamo chiesto, prima della riunione di oggi, un semplice aiuto economico per sostenere i contratti degli importanti giocatori internazionali rientrati dall'estero e avevano confermato l'attuale staff tecnico, non avendo ad oggi ricevuto dalla Fir alcuna proposta di alto profilo in merito".
"Attendiamo ancora di conoscere le motivazioni che hanno portato a questa scelta
(la revoca della licenza n.d.r.) - ha riferito il presidente degli Aironi -, che non ci aspettavamo dopo gli ultimi incontri con Dondi e le nostre manifestazioni di disponibilità ad esaminare proposte alternative a quelle da noi formulate".
E mentre su Twitter l'azzurro Martin Castrogiovanni commenta con "una vergogna" la notizia della sparizione degli Aironi in cui giocano molti suoi compagni di nazionale (Fabio Staibano, Tommaso D'Apice, Luciano Orquera, Quintin Geldenhuys, Marco Bortolami, Simone Favaro, Mauro Bergamasco, Andrea Masi, Giovambattista Venditti e quel Fabio Ongaro che l'azzurro lo ha appena lasciato), il ct azzurro Jacques Brunel, che a suo tempo aveva definito gli Aironi, visti i loro risultati, "un problema per il rugby italiano", ora dice che "quella di oggi non è certo una buona notizia, ma non credo che ci sarà molto da temere, non ci sarà un esodo. La federazione troverà una soluzione, il rugby italiano è in ascesa ed altre realtà si faranno avanti per candidarsi".
Chi ha preso questa decisione non ha rispetto per i tifosi viadanesi e i Miclas (storica e mitica tifoseria del Rugby Viadana e successivamente degli Aironi), non ha rispetto per Viadana che è stata fra le prime realtà rugbistiche a contribuire alla crescita del Rugby in Italia, non ha rispetto per i cittadini lombardi che con i loro soldi pubblici hanno contribuito al progetto Aironi.
Di sicuro pesa tremendamente una cattiva gestione economica e progettuale da parte dei dirigenti degli Aironi e il silenzio assordante delle istituzioni regionale, provinciale e comunale.
Restiamo in attesa di vedere come si evolverà la situazione, nella speranza che il Presidente del Consiglio Comunale Oselini e la Giunta organizzino al più presto un consiglio comunale aperto invitando tutte le parti che hanno stipulato l'accordo di programma del 14 Luglio 2010 nella sede della Regione Lombardia affinchè si faccia luce su quello che è accaduto e come si intenda procedere in merito ai fondi pubblici regionali vista la decisione della FIR

giovedì 5 aprile 2012



Domenica 15 Aprile dalle ore 9,30 fino alle 12,00 in Piazza Matteotti a Viadana ci sarà un nuovo appuntamento con l'INFORM@ DAY, mattinata informativa e di democrazia diretta promossa dai Nonsoloverdi Viadana e dal Movimento 5 Stelle Viadana.
Una mattinata informativa in cui ci si confronterà su alcune tematiche locali e nazionali anche con la distribuzione di volantini sul RUGBY a Viadana, Emergenza lista d'attesa scuola materna, Resoconto dell'incontro in Provincia sui rischi ambientali nel nostro territorio, Emergenza arsenico, Gestione soldi pubblici, Gestione Galleria Bedoli, Cultura a Viadana, No Tav.
Una giornata di Democrazia Diretta in cui si raccoglieranno pensieri, idee e proposte per la nostra città e dove i cittadini potranno essere protagonisti partecipando attivamente alla vita politica locale portando il loro entusiasmo,le loro opinioni e la voglia di cambiamento.
Buon INFORM@-DAY a tutti

domenica 1 aprile 2012

CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULLA SITUAZIONE "AIRONI RUGBY"

Alla luce delle notizie apparse sulla stampa in questi giorni (e riportate con enfasi a pg 34 della “Gazzetta dello Sport” del 29.03.2012) circa una possibile quanto probabile “scomparsa” del Rugby da Viadana i “Nonsoloverdi” ed il “Movimento 5 stelle” chiedono all’amministrazione comunale ed ai consiglieri di maggioranza ed opposizione che venga convocato un “Consiglio Comunale aperto” sull’argomento. I movimenti suddetti ritengono che i 5 Mln di Euro di investimenti (4 Mln dalla Regione Lombardia, 0,25 Mln dalla Provincia di Mantova e 0,75 Mln dal Comune di Viadana) previsti per adeguare lo “Stadio del Rugby” ed il “Centro Lavadera” abbiano bisogno di certezze.  In un momento difficile come questo dove i cittadini sono vessati da un’imposizione fiscale sempre maggiore ed attanagliati da una crisi economica che, al momento, non lascia intravedere spiragli chiedere  un’ulteriore sacrificio senza dare certezze sulla finalità delle opere riteniamo sia una operazione alquanto non opportuna. Pertanto si confida nella sensibilità dell’amministrazione e dei vertici degli “Aironi Rugby” affinchè possa essere illustrata alla cittadinanza la situazione attuale e le prospettive future del Rugby nella nosta città.