S-F-I-D-U-C-I-A-T-E-L-O
La “mozione di sfiducia” al
Sindaco Penazzi firmata da tutti i consiglieri di minoranza è quel passo giusto
e necessario che può dare l’occasione a Viadana di ricominciare a vivere. E’
quel passo che, per una serie innumerevole di motivi, i consiglieri di
maggioranza non hanno voluto compiere ma che, per senso civico, buon senso ed
onestà nei confronti dei loro elettori e dei cittadini tutti, dovrebbero
apprestarsi a votare senza se e senza ma.
La mozione di sfiducia non è un
“J’accuse” all’azione politica del Sindaco, semplicemente perché questa non vi
è mai stata in questi interminabili anni. Tutto quanto riportato dal programma
con cui il Dottor Penazzi si è presentato davanti agli elettori non solo non è
stato realizzato, ma non è stato nemmeno preso in considerazione. Più che un
programma è stato un “Copia-Incolla” creato ad hoc, vuoi per adempiere alle
prescrizioni normative, vuoi per far vedere che: “ si, noi siamo bravi e faremo
tutto questo !!!”.
La mozione di sfiducia, questa
mozione di sfiducia, è un passo necessario contro un modo di fare politica che
semplicemente: non va bene. E’ una mozione di sfiducia contro un’azione
politico-amministrativa di stampo “feudale” dove un ristretto “Politburo” ha
avocato a sè tutte le decisioni importanti per la comunità e le ha poi
sottoposte al Consiglio comunale per la sola ratifica formale. E’ semplicemente
una mozione contro quella che ragionevolmente
si ritiene sia stata una grave mancanza di visione collettiva e prospettica da
parte del primo cittadino; mancanza di visione che, purtroppo, ha portato e sta portando Viadana ed i
viadanesi su una strada “difficilmente percorribile”.
Non vi è nulla di quello che è “democrazia
partecipata”, non vi è nulla di quanto promesso, non vi è dialogo tra gli
organi politico amministrativi, non vi è dialogo con la propria maggioranza,
non vi è dialogo con i cittadini.
Così purtroppo non si può andare
avanti se non a grave discapito della collettività.
Forse le colpe non sono solo del
Sindaco; purtroppo però quando una squadra va male si cambia l’allenatore,
quando una nave affonda si processa il comandante, quando un programma
televisivo fa poco share lo si chiude e quando un’azienda va in crisi si cambia l’amministratore delegato.
Queste sono le regole alle quali un buon politico (inteso nel senso di colui che
vuole il bene dei propri cittadini) dovrebbe attenersi per dignità, onestà
verso se stesso, verso gli altri e per senso civico.
E’ per questo che noi “Nonsoloverdi”
chiediamo ai consiglieri di maggioranza che hanno a cuore Viadana ed i
viadanesi di votare, senza indugio, la sfiducia al primo cittadino.
Diamo tutti insieme una chance a
Viadana: chiudiamo un libro ed apriamone un altro migliore.
Nonsoloverdi per Viadana
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